“Affidiamoci a Gesù, che prega sempre per noi”

28/10/2013 

 

 

Fedeli in preghiera (LaPresse)

FEDELI IN PREGHIERA (LAPRESSE)

Il Papa a Santa Marta parla di “Gesù con il Padre, con i suoi Apostoli e con la gente” e dice: “Noi fratelli dobbiamo pregare gli uni per gli altri”

DOMENICO AGASSO JR
ROMA

Gesù prega sempre e continuamente per tutti gli uomini, intercede per loro, mostra al Padre il prezzo della salvezza dell’umanità: le sue piaghe. L’ha affermato papa Francesco durante la Messa di oggi nella Casa Santa Marta, come riferisce Radio Vaticana.

Il Pontefice, nel giorno in cui si celebrano i santi Giuda Taddeo e Simone apostoli, ha basato la sua omelia sul brano del Vangelo in cui Gesù Cristo trascorre la notte pregando il Signore prima di scegliere i Dodici: "Gesù sistema la sua squadra", ha detto il Papa, e subito dopo è circondato da una moltitudine di persone "venuta per ascoltarlo ed essere guarita", perché "da Lui usciva una forza che guariva tutti".

Sono i "tre rapporti di Gesù" – ha sottolineato Francesco – "Gesù con il Padre, Gesù con i suoi Apostoli e Gesù con la gente". E oggi come allora, il Figlio di Dio prega il Padre per gli Apostoli e per la gente: "E’ l’intercessore, quello che prega, e prega Dio con noi e davanti a noi. Gesù ci ha salvati, ha fatto questa grande preghiera, il suo sacrificio, la sua vita, per salvarci, per giustificarci: siamo giusti grazie a Lui. Adesso se n’è andato, e prega”.

“Ma, Gesù è uno spirito? – ha domandato il Papa – Gesù non è uno spirito! Gesù è una persona, è un uomo, con carne come la nostra, ma in gloria. Gesù ha le piaghe sulle mani, sui piedi, sul fianco e quando prega fa vedere al Padre questo prezzo della giustificazione, e prega per noi, come se dicesse: ‘Ma, Padre, che non si perda, questo!’".

Francesco ha proseguito osservando che Gesù "ha la testa delle nostre preghiere" perché "è il primo a pregare" e come "nostro fratello" e "uomo come noi" intercede per gli uomini e le donne di tutto il mondo e di tutti i tempi.

In un primo momento, “Lui ha fatto la redenzione, ci ha giustificato tutti; ma adesso, cosa fa? Intercede, prega per noi”. Il Pontefice pensa a “cosa avrà sentito Pietro quando lo ha rinnegato e poi Gesù ha guardato e ha pianto. Ha sentito che quello che Gesù aveva detto era vero: aveva pregato per lui, e per questo poteva piangere, poteva pentirsi. Tante volte, tra noi, ci diciamo: ‘Ma, prega per me, eh?, ne ho bisogno, ho tanti problemi, tante cose: prega per me’. E quello è buono, eh?, perché noi fratelli dobbiamo pregare gli uni per gli altri".

Il Papa invita a chiedere: "Prega per me, Signore: Tu sei l’intercessore". E poi ha aggiunto: "Lui prega per me; Lui prega per tutti noi e prega coraggiosamente perché fa vedere al Padre il prezzo della nostra giustizia: le sue piaghe”.

“Pensiamo tanto a questo – è l’esortazione del Pontefice – e ringraziamo il Signore. Ringraziamo per avere un fratello che prega con noi, e prega per noi, intercede per noi”. E poi “parliamo con Gesù, diciamogli: ‘Signore, Tu sei l’intercessore, Tu mi hai salvato, mi hai giustificato. Ma adesso, prega per me’. E affidare i nostri problemi, la nostra vita, tante cose, a Lui, perché Lui lo porti dal Padre".

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